sabato 19 aprile 2014

Bibliolibrerie, libri gratis, bancarelle: tre lampi nel buio della non lettura

Lampi nel buio: il buio dei non lettori e della morte del libro. I cittadini si organizzano e cercano, in modo quasi commovente, vista l'esiguità dei mezzi a disposizione, di contrastare la corrente universale.
Presso il centro commerciale Torresina (a un paio di chilometri da Torrevecchia) ha, infatti, aperto una bibliolibreria gratuita. Un piccolo box in cui poter scambiare, prendere e donare libri. Nientemeno.
Una operazione assolutamente sovversiva e coadiuvata da due realtà territoriali già affermate:
1. il Comitato di Quartiere Torresina: attivo sin dal 2006, devoto alla riqualificazione di tutta l'area (di recente costruzione e già ad alta densità abitativa), gestiste un parco locale e pubblica un giornale di quartiere molto interessante (‘Il Picchio’).
2. la benemerita associazione H2: nata nel 2011, essa, oltre a promuovere numerose sociali, è responsabile degli eventi ‘Libera Libri’, dove tale oggetto, urtante e misterioso, il libro apunto, viene rimesso in circolo gratuitamente (sinora la liberazione dei volumi è avvenuta in Prati, a Primavalle, alla Balduina et cetera).
Altro progetto parallelo alla bibliolibreria è il circolo Franca Rame, che "ha lo scopo di riscoprire la bellezza di autori, grandi e piccoli, attraverso la lettura e la condivisione di alcuni testi". Anche qui i tratti distintivi rilevano nella gratuità e nella condivisione: "La partecipazione è assolutamente libera e gratuita e chiunque potrà apportare il proprio contributo consigliando testi o suggerendo una prospettiva diversa di lettura".Benissimo. E ancora: "Organizzare queste risorse nel territorio significa rafforzare, laddove non vada proprio tessuta, la socialità; significa stimolare la curiosità e la fantasia; significa fondere cultura e amicizia in un’unica spirale. L’obiettivo è quello di creare un contenitore per numerose attività di promozione sociale e culturale. Socializziamo la cultura!"
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Il box della bibliolibreria è situato sotto il centro commerciale vero e proprio.

Una area non intasata da carrelli e merci.
Nel film Zombie di George A. Romero (Dawn of the dead, 1979), un gruppo di sopravvissuti si asserraglia in un enorme centro commerciale. Lì viene assediato da centinaia di zombie, ansiosi di ritornare nei luoghi che frequentavano da vivi. Una potente metafora per affermare che sia i vivi si comportano socialmente da morti; da morti in vita, ipnotizzati (zombificati) dalla pubblicità e dal consumismo.
Che una libreria di tal fatta (e per di più gratuita: eresia capitalista) sorga nelle viscere di un ipermercato è anch'essa una bella metafora (e una tenue speranza).
Ogni bibliolibreria ha la sua pena. Un cartello (Wanted!) avverte i volontari della presenza di un accaparratore di libri (forse per scopo di lucro); il tizio si presenta, ammolla qualche testo gualcito e sporco e passa all'incasso. Già fermato con borsate di trenta e più libri. Gli accaparratori o i ladri (in una bibliolibreria gratuita!) sono figure folcloristiche inevitabili. Non gli si può opporre niente: son fatti così.
Lampo numero 2, stavolta a Primavalle, presso il mercato coperto di via S. Igino Papa.
Una volta il mercato (costruito nel 1955) era una realtà viva del quartiere: ora inclina all'abbandono e alla rovina. Le associazioni H2 e Hell's Valley (Valle dell'Inferno=Valle Aurelia), con la collaborazione di Radiostile e Patamu ha lanciato il progetto H2€uro. Prodotti biologici, manufatti artigianali e vinili hanno sostituito caciotte e salami fra i malmessi banchi del mercato al simbolico prezzo di 2 Euro. I libri, invece, erano esposti gratuitamente, come sempre accade quando è coinvolta l'associazione H2.
Dal sito Montemario.romatoday.it:
"E così, dal pomeriggio fino a tarda sera, tra i banchi del mercato si sono animati spazi dedicati al libero scambio di libri (l'ormai celebre ‘Libera Libri’, uno dei fiori all'occhiello tra le attività organizzate da H2), la degustazione di cibo e bevande nello spazio della pizzicheria, la Mostra Mercato Creativi Indipendenti, la distribuzione di libera musica. E poi ancora performance di improvvisazione teatrale, musica live e un Dj Set firmato Laowai della Cromedrop Family; il tutto reso ancora più colorato e accogliente attraverso le applicazioni dei così detti ‘Yarn Bombing’, i particolari lavori in tessuto rigorosamente realizzati a mano dell'associazione Hell's Valley. Una scommessa culturale e di riqualificazione, insomma, sempre sotto la stella della cultura gratuita e dell’intrattenimento a basso costo”.
Il terzo lampo è l'apertura, presso il mercato di San Giovanni di Dio, di un chiosco devoto al libro usato. Di questa iniziativa mi piace il tono basso: sugli scaffali convivono Harmony (ambiti, a detta del proprietario, dalle anziane frequentatrici del mercato), gialli, fantascienza, best seller, giornali, fumetti e un po’ d'antiquariato scelto (l'edizione Einaudi di Guicciardini domina severa il festoso bailamme).
Una piacevole anarchia, molto Seventies, che risolleva l'umore.
Tre lampi di fucileria.
Naturalmente queste sono scaramucce di retroguardia.
Quando un esercito si ritira e un altro incalza vittorioso, gli ultimi soldati sbandati e le truppe più avanzate vengono in attrito: si sparano colpi, si ammazza qualche gallina, qualcuno muore sul serio. Nessuno vince e nessuno perde: la guerra, infatti, è già decisa; tutti aspettano la fine dei giochi.
Qualche pallottola è bello spararla, però.

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