martedì 16 giugno 2015

In uscita le poesie di Li Qingzhao per MVL Cartoni


In uscita, nelle edizioni di Monteverdelegge Cartoni, le poesie di Li Qingzhao, la più celebrata lirica cinese della dinastia Song; i libri sono disponibili in edizione numerata di 30 esemplari (65 pagine), tradotti, impaginati, cuciti a mano e assemblati a cura del laboratorio di microeditoria di MVL Cartoni.
Ricordiamo che ogni libro numerato costituisce un pezzo unico: ognuno d'essi, infatti, vanta una propria specifica copertina e lavorazione; ogni opera, inoltre, è assemblata esclusivamente con materiale da riciclo: vecchi cartoni, stoffe usate, vecchi bottoni e ritagli, carta ecologica etc

Ma chi è Li Qingzhao?
Leggiamo dall'introduzione:
"Li Qingzhao (1084-1155) nasce a Jinan (provincia di Shandong), in un ambiente di studiosi e funzionari imperiali. Il padre, Li Gefei, è professore presso l'Accademia Imperiale, nonché prosatore di vaglia; la madre vanta un rilievo di scrittrice e poetessa. 
Stimolata dall'ambiente, sin da piccola, Li inizia una propria produzione poetica in cui già traspaiono il candore, la naturale eleganza e l'amore per le bellezze naturali dei paesaggi nativi, che ama visitare in lunghe escursioni.
A diciotto anni sposa Zhao Mingcheng, studente proprio presso l'Accademia Imperiale, a lei affine per temperamento e gusti (ama la poesia e l'epigrafia).

Nel 1127 i Qin (Tartari) espugnano la capitale Kaifeng, provocando il crollo dell'Impero Song del Nord: nella fuga verso sud, oltre il fiume Yangtze (Fiume Azzurro), i due perdono parecchi libri, carte e oggetti d'arte che avevano collezionato con cura e gusto negli anni precedenti. Nel 1129 Zhao Mingcheng muore di tifo: Li Qingzhao è costretta a condurre una vita errabonda e disordinata, di cui si sa poco; in tali vagabondaggi vanno smarriti parecchi suoi manoscritti. Infine si stabilisce presso Hangzhou, capitale dell'Impero meridionale. Un buon numero di studiosi concorda sulla sua data di morte, a settantun anni".

[cliccare per allargare] Sopra la poesia 19 di Li Qingzhao dedicata alla mimosa:

I tuoi petali son gocce di morbido oro, a migliaia,
le foglie strati e strati di cristalli di giada intagliata,
leggiadra all'occhio,
nobile e luminoso è il tuo spirito.
Meriti davvero d'apparire
nell'opera di quell'antico dotto, Yan Fu.

Al tuo cospetto com'è volgare il prugno,
colla sua profusione di petali;
e quanto rozzo il lillà
con l'intrico suo innumerevole dei rami.
Ma il tuo profumo inebriante,
o fiore senza cuore!
ridesta un sogno di dolore,
migliaia di miglia a me lontano.


Ma quale il motivo del canto di questa poetessa, semplice e profondo?

"[ella canta] ... gli eleganti quadretti naturali, le eulogie dei fiori; e, all'opposto, i lamenti dell'esule, costretta a disordinati vagabondaggi, il compianto vedovile, la nostalgie per i luoghi nativi e gli antichi svaghi, la volontà di dimenticare la mediocrità del presente ... Il mondo di Li Qingzhao è un hortus conclusus di grazia cristallina: nel cerchio della sua coscienza cadono alcuni oggetti poetici ricorrenti, che, man mano che approfondiamo la conoscenza dell'opera, ci divengono assolutamente familiari. Abbiamo quindi il fermacapelli, l'incensiere, il bricco del tè; tende, cortine, giacigli; cipria, belletto, rossetto; quindi, per la natura: mimose, crisantemi, peonie, fiori di prugno, salici, meli; e poi le notazioni d'ambiente: nebbia, pioggia, nuvole, neve, vento, monti; il tutto inscritto, in una sequenza ciclica quasi mistica, nelle vaste categorie temporali dell'autunno e della primavera - stagioni colte nel loro rigoglio e nelle sottili sfumature della nascita e del declino ... [in lei convivono] la consapevolezza dell'effimero, propria del buddismo, con la sua curvatura melanconica, ma anche l’influsso taoista col suo amore per la natura e la solitudine, quale rifiuto delle responsabilità civili".


Notevolissime anche le liriche dedicate alla rievocazione degli anni felici vissuti durante la giovinezza, descrizioni spesso incastonate in un contesto naturale delicato e nostalgico. Ecco la lirica 24, in cui ella ricorda un momento lieto vissuto accanto al marito Zhao Mingcheng:


Un giorno spesso ricordo
con nostalgia, e caro amore.
Si era al Padiglione del Ruscello;
infiammati dal vino
a stento riuscivamo a staccarci
dalla magnifica vista del tramonto.
Goduta a pieno una tale gioia
tornando in barca  - era tardi -
smarrimmo la via, vagando
dove i fiori del loto eran più fitti.
Spingemmo e battemmo coi remi
come meglio si poteva,
ancora e ancora:
lungo le rive gli aironi sonnolenti, e i gabbiani,
impauriti, si levarono presto in volo,
a frotte.

Chi volesse una copia delle poesie può mandare una mail a Monteverdelegge (monteverdelegge@gmail.com) o a uno dei responsabili oppure recarsi personalmente presso la sede di Via Colautti 30 (lunedì, 15-19; martedì-giovedì-venerdì 17-19).

Altri libri curati da MVL possono rintracciarsi presso il sito cartonlibri.blogspot.com.

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