sabato 28 novembre 2015

La poesia della domenica - Iacopone da Todi, Donna de Paradiso

Una composizione interamente dialogata, matrice della futura lauda drammatica in volgare.
La scena è ambientata sul Golgota: Cristo è sulla croce, agonizzante, la Madonna piangente ai suoi piedi; altri attori sono il popolo, che inneggia al martirio, e Giovanni Evangelista (sullo sfondo la Maddalena, Pilato, Giuda).
Il dialogo fra la madre e il figlio, in un volgare colloquiale e familiare, è una delle creazioni più potenti e toccanti della letteratura religiosa di tutti i tempi. 

Figlio, occhi giocondi,
figlio, co' non respondi ?
figlio, perché t'ascondi
dal petto o' se' lattato?

si lamenta la Madonna, come una madre. E il Figlio (che, per tre volte, la chiama 'mamma'), semplicemente un uomo che soffre, le intima di non preoccuparsi, e di affidarsi alle cure di Giovanni:

Mamma, o' sei venuta ?
mortal me dài feruta,
ché 'l tuo pianger me stuta
....
Mamma col core affetto,
entro a le man te metto
de Joanne, mio eletto 
...
Joanne, esta mia mate
tollela en caritate
aggine pietate
ca lo core ha forato.

La concitata disperazione della madre, la solitudine di fronte alla morte, la rassegnazione che si scioglie, infine, nella speranza: mai fu rappresentato con più vivezza e popolare spontaneità il nucleo fondante del Cristianesimo delle origini. 

* * * * *

Nunzio:
Donna del paradiso,
lo tuo figliolo è priso,
Jesu Cristo beato.
Accurre, donna, e vide
che la gente l'allide !
credo che 'llo s'occide,
tanto l'on flagellato.

Madonna:
Como esser porrìa
che non fece mai follia,
Cristo, la speme mia,
om' l'avesse pigliato ?

Nunzio:
Madonna, egli è traduto,
Juda sì l'ha venduto
trenta denar n'ha 'vuto,
fatto n'ha gran mercato.

Madonna:
Succurri, Magdalena,
gionta m'è adosso piena !
Cristo figlio se mena,
como m'è annunziato.

Nunzio:
Succurri, Donna, aiuta !
ch'al tuo figlio se sputa
e la gente lo muta,
hanlo dato a Pilato.

Madonna:
O Pilato, non fare
lo figlio mio tormentare,
ch'io te posso mostrare
como a torto è accusato.

Popolo:
Crucifige, crucifige !
Omo che se fa rege,
secondo nostra lege,
contradice al senato.


Madonna:
Priego che m'entendàti,
nel mio dolor pensàti;
forsa mò ve mutati
de quel ch'avete pensato.

Nunzio:
Tragon fuor li ladroni
che sian suoi compagnoni.

Popolo:
De spine se coroni !
ché rege s'è chiamato.

Madonna:
O figlio, figlio, figlio !
figlio, amoroso giglio,
figlio, chi dà consiglio
al cor mio angustiato ?
Figlio, occhi giocondi,
figlio, co' non respondi ?
figlio, perché t'ascondi
dal petto o' se' lattato ?

Nunzio:
Madonna, ecco la cruce,
che la gente l'aduce,
ove la vera luce
dèi essere levato.

Madonna:
O croce, que farai ?
el figlio mio torrai ?
e che ce aponerai
ché non ha en sé peccato ?

Nunzio:
Succurri, piena de doglia,
ché 'l tuo figliol se spoglia;
e la gente par che voglia
che sia en croce chiavato.

Madonna:
Se glie tollete 'l vestire,
lassàtelme vedire
come 'l crudel ferire
tutto l'ha 'nsanguinato.

Nunzio:
Donna, la man gli è presa
e nella croce è stesa,
con un bollon gli è fesa,
tanto ci l'on ficcato !
L'altra mano se prende,
nella croce se stende,
e lo dolor s'accende,
che più è multiplicato.
Donna, li piè se prenno
e chiavèllanse al lenno,
onne iontura aprenno
tutto l'han desnodato.

Madonna:
Ed io comencio el corrotto.
Figliolo, mio deporto,
figlio, chi me t'ha morto,
figlio mio delicato ?
Meglio averìen fatto
che 'l cor m'avesser tratto,
che, nella croce tratto,
starce descilïato.

Cristo:
Mamma, o' sei venuta ?
mortal me dài feruta,
ché 'l tuo pianger me stuta,
ché 'l veggio sì afferrato.

Madonna:
Figlio, che m'agio anvito,
figlio, patre e marito,
figlio, chi t'ha ferito ?
figlio, chi t'ha spogliato ?



Cristo:
Mamma, perché te lagni ?
voglio che tu remagni,
che serve i miei compagni
ch'al mondo agio acquistato.

Madonna:
Figlio, questo non dire,
voglio teco morire,
non me voglio partire,
fin che mò m'esce il fiato.
Ch'una agiam sepultura,
figlio de mamma scura,
trovarse en affrantura
mate e figlio affogato.

Cristo:
Mamma col core affetto,
entro a le man te metto
de Joanne, mio eletto;
sia il tuo figlio appellato.
Joanne, esta mia mate
tollela en caritate
aggine pietate
ca lo core ha forato.

Madonna:
Figlio, l'alma t'è uscita,
figlio de la smarrita,
figlio de la sparita,
figlio attossicato !
Figlio bianco e vermiglio,
figlio senza simiglio
figlio a chi m'appiglio ?
figlio, pur m'hai lassato.
Figlio bianco e biondo,
figlio, volto iocondo,
figlio, perché t'ha el mondo,
figlio, così sprezato ?
Figlio, dolce e piacente,
figlio de la dolente,
figlio, hatte la gente
malamente treattato !
O Joanne, figlio novello,
morto è lo tuo fratello,
sentito aggio 'l coltello
che fo profetizzato.
Che morto ha figlio e mate
de dura morte afferrate,
trovarse abracciate
mate e figlio a un cruciato.

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