domenica 12 giugno 2016

Laboratorio di traduzione: Sujata Bhatt


Leggendo Saffo mi vengono in mente i ceci

Leggendo Saffo,

mi vengono in mente i ceci
e i molti modi 
     che mia madre trovava per usarli.
Dorati erano —
e dorati sono tuttora.
A dire il vero, rileggendo Saffo
oggi mi viene in mente mia madre;
      ragazza dolcevoce
E la sua voce suonava
           ben più dolce di una lira
più oro dell'oro

Quando leggo:
nessuna ragazza penso
     che guarda la luce del sole
            avrà mai
            una saggezza
            come questa
è a mia madre che penso.
Leggendo Saffo, mia madre
diventa sempre più giovane
nella mia mente finché la vedo camminare
accanto a me bambina.
Leggendo Saffo, mi viene in mente
come mia madre portava bene il viola,
    il modo in cui le scure pieghe di seta
             le ricadevano sulle spalle.
Leggendo Saffo, mi vengono in mente i capelli di mia madre
e come (portava bene i fiori.
        con quali occhi
leggo — e ricordo
con quali occhi mia madre aveva guardato
al suo mondo — con quali occhi
aveva letto il mio volto —
con quali occhi  mi parlava.
'Non piangere', mi disse
                     prima di morire.
perché non è giusto che nella casa delle Muse
      ci sia il pianto
      questo a noi non si addice
Se dicessi, 'Dolore, vattene!'
                se ne andrebbe davvero?
Leggendo Saffo,
mi vengono in mente i ceci
e i molti modi
       che mia madre trovava per usarli.
*   *   *   *   *
Reading Sappho, I am Reminded of Chickpeas

Reading Sappho,
I am reminded of chickpeas
and the many uses
         my mother found for them.
Golden they were
and golden they still are.
To be honest, reading Sappho again
today I'm reminded of my mother:
       girl sweetvoiced
And her voice was
     far more sweetsounding than a lyre
golder than gold
When I read:
not one girl I think
      who looks on the light of the sun
                   will ever
                   have wisdom
                   like this
it is my mother I think of.
Reading Sappho, my mother
has become younger and younger
in my mind until I see her walking
beside me when I was a child.
Reading Sappho, I am reminded
of the way my mother could wear purple,
       the way dark folds of silk
                  fell across her shoulders.
Reading Sappho, I am reminded of my mother's hair
and the way she could wear flowers.
                  with what eyes
I read and I remember
with what eyes my mother had looked
on her world with what eyes
she had read my face
with what eyes    she would speak to me.
'Don't cry,' she told me
                       before she died.
for it is not right in a house of the Muses
            that there be lament
            this would not become us
If I said, 'Grief, be gone!',
                 would it really go away?

Reading Sappho,
I am reminded of chickpeas
and the many uses
        my mother found for them.
( Il testo è riprodotto su gentile concessione dell’autrice)


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